INTERROGAZIONE n. 303 del 04/09/2017
Interrogazione n.303/10^ di iniziativa del Consigliere D. TALLINI recante: "In merito agli scarsi livelli di trasparenza che si registrano oggi in Regione Calabria"

Al Presidente della Giunta regionale -

Premesso che:
da aprile 2013 tutti gli obblighi di trasparenza per le Pubbliche Amministrazioni sono disciplinati in unico testo normativo: il d.lgs. 33/2013 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicazione e diffusione di informazione da parte delle Pubbliche Amministrazioni;
il decreto, modificato ulteriormente nel mese di giugno 2016 dal d.lgs. 97/2016, ha, tra l'altro, standardizzato la modalità di pubblicazione dei contenuti, indicando per ognuno di essi l'esatta posizione e denominazione all'interno dei siti istituzionali delle Pubbliche Amministrazioni;
oggi "la trasparenza è intesa come accessibilità totale dei dati e documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, allo scopo di tutelare i diritti dei cittadini, promuovere la “partecipazione degli interessati all'attività amministrativa e favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle ricorse pubbliche";
le Pubbliche Amministrazioni, inoltre, devono attenersi alla Circolare n. 2/2013 del Dipartimento della Funzione Pubblica, che indica la "Bussola della Trasparenza"(www.magellanopa.it) quale strumento per l'analisi ed il monitoraggio dei siti web, individuato dai Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione;
la Bussola della Trasparenza non solo consente alle Pubbliche Amministrazioni e ai cittadini di verificare online in tempo reale un sito web, relativamente alla rispondenza agli adempimenti normativi, ma anche di poter confrontare i siti, stilando apposite classifiche della trasparenza per tipologia di Amministrazione;
considerato che: tramite la Bussola della Trasparenza si puo analizzare e monitorare le informazioni inserite dalle varie Amministrazioni e partecipare quindi al miglioramento continuo della qualità delle informazioni on-line e dei servizi digitali;
secondo il suddetto sistema di rilevazione, la Regione Calabria, già ad Aprile 2014 (Newsletter della Trasparenza del Dipartimento Controlli della Regione Calabria n. 4/2014), risultava al 1° posto tra le regioni d'Italia, a pari merito con Lombardia, Liguria ed Umbria, nella classifica nazionale relativa alla rispondenza dei suddetti adempimenti normativi, così come si evince nella DGR n. 64 del 20 marzo 2015 (Approvazione del Programma della Trasparenza 2015-2017) e nella DGR n. 309 del 27 agosto 2015 - Allegato 1 (Approvazione del Piano della Performance 2015-2017);
ritenuto altresì che: la classifica della trasparenza dei siti è realizzata in base al monitoraggio automatico che verifica il rispetto delle norme sui siti web delle PA: il dato rilevato dalla Bussola della Trasparenza avviene tramite la piattaforma web del Governo nazionale che rileva in maniera automatica e periodica gli aggiornamenti di tutti i siti web delle Pubbliche Amministrazioni, monitorando la presenza delle sezioni previste per legge (come ì Bandi di gara e i contratti);
in base monitoraggio effettuato a luglio del 2017 - reso pubblico anche dalla Conferenza delle Regioni nella Newsletter n. 3198/2017 - nella Classifica della trasparenza dei siti web, la Regione Calabria occupa l'ultimo posto ("Umbria, Marche, Veneto, Puglia e Piemonte sono le cinque regioni al vertice della graduatoria nazionale della trasparenza dei siti web delle Regioni");
attualmente, sul sito web dell'Amministrazione regionale non risultano pubblicati molti dei dati oggetto di pubblicazione obbligatoria e alcune sezioni sono addirittura assenti;
anche dai verbali dell'Organismo Indipendente di Valutazione della Regione Calabria si rilevano criticità circa gli adempimenti in materia di trasparenza evidenziando da mesi diverse carenze;
vi è un aumento delle attese del pubblico circa una maggiore disponibilità di informazioni, parte integrante della legittimità dell'Amministrazione stessa: difatti, agli obiettivi alla trasparenza sono correlati l'integrità, la legalità e alla prevenzione della corruzione;
considerato in particolare che: sul sito web della Regione Calabria, all'interno della macro-sezione "Amministrazione Trasparente", mancano numerose sezioni e sotto-sezioni relative ad informazioni che, oltre ad essere soggette a pubblicazione obbligatoria, risultano di rilevanza pubblica e di utilità sociale;
l'omessa pubblicazione delle informazioni inerenti le funzioni istituzionali ostacola di fatto il diritto di accesso all'informazione, impedendo, in tal modo, una forma di controllo sull'utilizzo delle risorse pubbliche;
se si analizzano nello specifico i dati mancanti, rispetto ai quali un cittadino viene privato, si rileva che essi riguardano soprattutto informazioni all’'accountability dell'Amministrazione regionale, concetto legato al "rendere conto" dell'azione fatta o fatta fare, al "rispondere per i risultati ottenuti" (rafforzare la trasparenza amministrativa significa introdurre misure che consentano una più efficace azione di contrasto alle condotte illecite nelle P.A.);
ad esempio, all'interno della sezione denominata "Organizzazione", mancano alcuni dati relativi ai Titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e la sezione "Consulenti e Collaboratori" non risulta di facile accesso poiché i dati sui Titolari di incarichi di collaborazione o consulenza dovrebbero essere di immediata fruizione, cioè in formato tabellare (sia in modo aggregato che analitico): l'esposizione in tabèlle dei dati oggetto di pubblicazione, in modo sintetico, aumenta il livello di comprensibilità e di semplicità di consultazione assicurando agli utenti la possibilità di reperire informazioni in modo immediato, così come indicato dall'ANAC (Delibera n. 1310/2016) ;
all'interno della sezione "Personale", poi, mancano le informazioni riguardanti i Dirigenti cessati nonché le Sanzioni per mancata comunicazione dei dati, mentre risultano incompleti i dati relativi ai Titolari di incarichi dirigenziali (di vertice). Infine, non risultano aggiornate le informazioni sugli Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti (dirigenti e non dirigenti);
relativamente alla sezione "Bandi di gara e contratti", nella quale devono essere pubblicati i dati concernenti i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture affidati dalla Regione Calabria, non sono reperibili in formato tabellare. Difatti, i dati oltre ad essere pubblicati, devono necessariamente essere di immediata comprensione e consultazione per il cittadino (qualità dei dati pubblicata). Le Informazioni sulle singole procedure, tra l'altro, e gli Atti delle amministrazioni aggiudicataci e degli enti aggiudicatori non risultano distinti per ogni procedura (che riporti ad una sezione), così come previsto, ma per singolo Dipartimento regionale;
la sezione denominata "Servizi Erogati" poi é completamente inesistente;
difatti, manca la sotto-sezione Class action. Come noto, la class action (o azione collettiva) è una particolare azione legale che può essere intrapresa da uno o più soggetti con l'obiettivo di risolvere una questione di rilevanza comune ottenendo una pronuncia efficace anche per tutti gli altri soggetti che si trovino nella stessa posizione giuridica, una azione contro le Amministrazioni e i concessionari di servizi pubblici che ledano "interessi giuridicamente rilevanti per una pluralità di utenti o consumatori". Anche la sotto-sezione Servizi in rete risulta inesistente. Inutile dire che, in un'ottica di miglioramento e di risparmio nella strutturazione ed erogazione dei servizi offerti ai cittadini, alcune amministrazioni scelgono di "fare rete". La propensione alla collaborazione e allo scambio tra uffici ed enti diversi nasce dalla condivisione di obiettivi e di difficoltà, dalla necessità di far fronte a richieste e aspettative crescenti dell'utenza con risorse limitate. Svolgere insieme determinati servizi, integrare le modalità e le procedure, scambiare informazioni e condividere strumenti di lavoro, infatti, può garantire maggiore efficacia ed efficienza nell'erogazione del servizio e delle informazioni. La logica di rete presuppone, da un lato l'adesione ad un'ottica incentrata sulle necessità dei cittadini e dall'altro il superamento della prospettiva della singola competenza;
se poi volessimo informarci sulle "Opere Pubbliche", attraverso l'apposita sezione, prevista sempre come informazione soggetta a pubblicazione obbligatoria (ai sensi del d.lgs. 33/2013), non si riesce a visualizzare né la sotto-sezione Nuclei di valutazione e verifica degli Investimenti pubblici né tantomeno quella relativa agli Atti di programmazione delle opere pubbliche o ancora quella dei Tempi costi e indicatori di realizzazione delle opere pubbliche. Ad un cittadino non è dato sapere;
infine, all'interno della sezione denominata "Altri contenuti" non è stata prevista l'apposita voce Prevenzione della Corruzione né tantomeno quella dell’Accessibilità e del Catalogo dei dati, metadati e banche dati. Neanche i Dati sui pagamenti del servizio sanitario nazionale risultano pubblicati.
Per sapere:
le ragioni degli scarsi livelli di trasparenza che si registrano oggi in Regione Calabria, rispetto al 2014;
di sapere quali sono i motivi che soggiacciono al posizionamento della Regione Calabria, divenuta fanalino di coda in materia di trasparenza, rispetto al 2014, anno in cui, contrariamente, si registrava il suo primato nella classifica nazionale;
di essere informato rispetto alle azioni che si vorranno intraprendere per puntare ad innalzare necessariamente i livelli di trasparenza nella nostra Regione, dal momento che la promozione di maggiori livelli di trasparenza costituisce un obiettivo strategico di ogni amministrazione, così come sottolineato anche dall'Autorità Nazionale Anticorruzione;
di essere aggiornato su come si intende rafforzare la trasparenza amministrativa e introdurre misure che consentano una più efficace azione di contrasto alle condotte illecite nella P.A.

Allegato:

04/09/2017
D. TALLINI